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Concluse le attività del progetto Mibac alla Borrello-Fiorentino

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Concluse le attività del progetto Mibac alla Borrello-Fiorentino

Conclusi gli incontri presso l’istituto comprensivo Borrello- Fiorentino riguardanti il progetto Mibac “Formare biblioteche per formare lettori” di cui  la scuola è vincitrice e quindi preposta all’implementazione della biblioteca scolastica

Tra le iniziative realizzate, di notevole importanza, è stata quella relativa al terzo incontro sul tesoro numismatico dell’area archeologica lametina, rivolto agli alunni di quarta e quinta della Primaria e  curato dalla docente Stefania Mancuso, archeologa e ricercatrice universitaria.

Durante l’incontro la professoressa Mancuso ha relazionato sulla storia del territorio illustrando le scoperte archeologiche nel periodo, compreso tra l’Ottocento ed oggi, con particolare riferimento al sito della città di Terina, individuato nel 1997, e  dove la docente ha condotto gli scavi in sinergia con gli altri archeologi.

Stefania Mancuso ha trattato le principali fasi della colonizzazione magnogreca approfondendo le scoperte di antichi gruzzoli monetali a dimostrazione delle intense relazioni politico –commerciali esistenti in un’ aria di grande interesse economico sia anteriore alla fondazione della città che posteriore.

Di singolare rilevanza  le fotografie scattate dall’alto mirate alla verifica dell’estensione dell’antica polis situata in un territorio nevralgico per i collegamenti fra Ionio e Tirreno grazie alla presenza dell’istmo di Marcellinara.

Le immagini degli scavi hanno indotto i ragazzi a riflettere sul lavoro svolto dagli archeologi, sulle loro ricerche e sul fatto che ognuno di noi è solo «un punto della storia, un piccolissimo frammento sulla linea del tempo» ha chiarito la Mancuso ed ha il dovere di conservare e tutelare quanto ci hanno lasciato gli antichi per poterlo consegnare ai posteri.

Un altro momento dell’incontro ha riguardato più direttamente i vari ritrovamenti tra cui il famoso tesoro aureo di Agatocle e i vari gruzzoli di Acquafredda, Curinga e Sant’Eufemia oltre la loro composizione, la provenienza dei pezzi, alcune caratteristiche tipologiche in ordine ai simboli rappresentati.

Lina Latelli Nucifero

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