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Ritorno al futuro: il volo calabrese e il bisogno di risvegliare le coscienze

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Aeroporto Lamezia Terme

Aeroporto di Lamezia Terme

Il futuro incerto del trasporto aereo in Calabria: un appello per il libero volo

Comunicato Stampa

Al trasporto aereo non si può mettere il giogo come fosse un asino da somma, il trasporto aereo seduce e deve essere sedotto, ha una sua anima sempre ribollente, sempre pronta a segnare, con forza, la scala del futuro, va seguito e controllato, gestito in termini tecnici da competenti e non da personaggi saliti ai vertici della notorietà non certo per meriti propri.

L’inizio di questa nota è l’amaro riscontro per precisare che quello che si sta consumando sui sedimi aeroportuali della Calabria, poteva e doveva essere previsto con enorme anticipo su cui prendere i dovuti accorgimenti considerando gli indizi negativi che, costantemente, vengono alla luce, ma progressivamente ignorati, con la politica di mestiere proiettata verso il politichese personale e non rivolta alle necessità del collettivo, un altro strappo al nostro sistema d’esistere che comporta il finire nel nulla ritornando indietro anni luce, con un tessuto sociale sempre più impoverito.

Pur troppo nessuno ha capito, salvo gli aeroportuali, che gli aeroporti sono il fiore all’occhiello della civiltà del futuro. Per la cultura del volo e dei collegamenti rapidi, per la socialità in espansione, non bastano frasi condite con termini anglofili, per diventare, di colpo, un esperto del settore.

Il nostro, come Associazione Calabria Sociale, continua ad essere un impegno, morale e culturale, un impegno preso fin dall’ingresso nel tempio del volo, con la cognizione immediata di avere toccato, con mano, i fili del futuro, cercando di penetrarvi in tutte le sfaccettature, per una economia che non può essere industriale ma turistica utilizzando quella natura che consente di avere, contemporaneamente, la possibilità, nello stesso momento, di mare e monti o viceversa.

Purtroppo, nel momento cruciale, assistendo giornalmente al dissolvere delle parole progresso e volo come mezzo di civiltà, sostituite da personalismo, interesse privato ad ogni costo, abbiamo abbandonato l’illusione che il sindacalismo, poteva essere l’indice di svolta, forse un tempo, quando era una forza attiva e compatta, oggi troppe svendite del sociale e troppi compromessi, la sola UGL TA con il suo segretario regionale Giuseppe Di Cello, prosegue la sua costante azione di tutela e rivalutazione nel settore. La fine di un progetto?

Si, questa è la triste realtà, ed è amaro doverlo ammettere. Resta imperituro quel senso morale e pratico nel quale, noi dell’associazione, ci siamo calati nella ricerca e sviluppo dello studio aeronautico, presentando indicazioni per migliorare la funzione, suggerendo nuovi modi per essere al passo con i tempi mutati e mutevoli.

Il mistero del più pesante dell’aria è la traccia per emergere e riprendere una via difficile, ma non impossibile, rivalutando la geografia degli aeroporti in quel triangolo in cui ognuno dei tre scali ha una sua funzione a soddisfacimento di sacche utenza diverse.

Il nostro, come associazione, non è un lamento, non servirebbe a nulla, è invece uno sprone alle coscienze che ancora credono in un futuro realizzabile, per spingerle a lanciare il loro grido per il libero volo calabrese.

Gianfranco Turino
Associazione Calabria Sociale

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