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Sambiase: ipotesi ritiro rientrata, mister e giocatori tornano al loro posto

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L’Asd Sambiase 1923, in merito alle note stampa pubblicate nei giorni scorsi, comunica che la Società, all’esito della leale e proficua interlocuzione tra tutte le componenti in campo, ha deciso di continuare, con rinnovato entusiasmo e maggiore forza, il suo cammino nel campionato in corso e, quindi, la sua centenaria storia.

All’esito dei citati comunicati, rispettivamente diramati da Società e Squadra e certamente frutto del comune desiderio di dare una scossa ad un ambiente forse in qualche modo contaminato da “fattori esterni”, vi è stato un diretto e schietto confronto tra la Società, la Squadra e la tifoseria che ha portato, grazie anche alla preziosa opera di mediazione messa in campo da tifosi storici come gli Avvocati Francesco Caglioti e Paolo Gallo, da sempre innamorati del Sambiase, al recupero di quella serenità ambientale e di quello spirito di gruppo che negli anni, unitamente ad un immarcescibile attaccamento al suo territorio ed alla sua comunità, ha sempre caratterizzato la storia della squadra giallorossa.

I giocatori, pertanto, hanno ripreso con entusiasmo gli allenamenti e ripartiranno sempre più carichi, sin dalla partita di domani contro il Città di Cirò, nella consolidata convinzione, esternata con coinvolgente emozione da ogni componente del gruppo e condivisa tanto dalla Società quanto dalla tifoseria, che anche nel corso di questa stagione calcistica potranno essere perseguiti e, quindi, raggiunti, importanti risultati sportivi.

La guida tecnica, all’esito del nuovo confronto, è stata confermata in capo a Mister Paolo Gallo, con il quale sono state chiarite le incomprensioni che ne avevano determinato un troppo frettoloso esonero, che proseguirà il suo lavoro unitamente al suo staff.

L’Asd Sambiase 1923 ringrazia pertanto giocatori, tecnici, tifosi, quanti si sono spesi per risolvere ogni questione e coloro i quali hanno fatto sentire in questi giorni l’amore per i colori giallorossi ed invita tutti a tornare ad incitare la squadra ed a riempire di calore e di colori il “Gianni Renda” che è tornato quest’anno ad essere, per come è giusto e per come è scritto nei libri della nostra storia, la casa del Sambiase e dei sambiasini “veri”.

La storia del Sambiase non morirà, a prescindere dal rango e dalla categoria di appartenenza, finchè rimarrà in piedi anche solo un solo sambiasino “vero” capace di combattere innalzando un vessillo giallorosso – con coraggio ed a fronte alta – quelle battaglie, anche quelle nella quali vi è la certezza della sconfitta, che vale la pena però, per dignità e fierezza di appartenenza, di combattere.

Auguriamo al Sambiase, che è patrimonio di tutti e non certamente dei Presidenti che fisiologicamente si avvicendano nel corso degli anni, ed a quei sambiasini nel cuore dei quali batte ancora un cuore giallorosso, di tenere sempre in mente il monito di un grande uomo come Nelson Mandela che, nei terribili giorni di maggiore sconforto della sua interminabile prigionia, recitava a se stesso “Non importa quanto stretto sia il passaggio, Quanto piena di castighi la vita, Io sono il padrone del mio destino: Io sono il capitano della mia anima”.

La nostra anima, nata libera, è stata, è oggi e sarà per sempre, di padre in figlio, giallorossa.

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