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San Giovanni in Fiore, Letizia Cucciarelli dona al Comune una sua scultura sull’abate Gioacchino

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rosaria succurro letizia cucciarelli

“Continuiamo a promuovere – afferma la sindaca Succurro – l’attualità del pensiero del grande monaco calabrese”

Comunicato Stampa

«L’opera esprime in pieno l’attualità del pensiero di Gioacchino da Fiore, che seppe cogliere la crisi morale e spirituale del suo tempo e indicò nel futuro una prospettiva di rinnovamento della Chiesa, di speranza per l’intero genere umano». Lo afferma, in una nota, la sindaca di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, a proposito della scultura di bronzo, raffigurante il volto di Gioacchino da Fiore, che l’artista bolognese Letizia Cucciarelli, toscana d’adozione, ha donato lunedì scorso alla città di San Giovanni in Fiore.

«L’esegesi biblica e la lettura storica di Gioacchino influenzarono il francescanesimo, grandi geni della letteratura come Dante Alighieri, artisti del calibro di Michelangelo Buonarroti e pensatori di ogni epoca; per esempio, Vico, Loewith e Vattimo. L’abate calabrese visse in tempi molto duri, segnati da conflitti profondi che oggi si ripetono con maggiori criticità. Dunque, la scultura di Cucciarelli, che peraltro ha un elevato valore artistico, riconosciuto da esperti come Vittorio Sgarbi e Gianfranco Pugliese, esprime l’universalità del messaggio profetico di Gioacchino da Fiore».

«In questo mio lavoro, ho cercato di rendere l’impronta filosofica e spirituale dell’abate florense, del quale ho voluto ricordare – precisa Cucciarelli – la storia di guerriero della fede, fatta di studio, sacrifici, illuminazione e patimenti. Considero questa scultura un atto di rivelazione: è l’abate Gioacchino che è venuto a farsi rappresentare, come a voler lasciare un segno, una traccia ulteriore davanti ai nostri occhi».  Sempre lunedì scorso, la sindaca Succurro ha incontrato i vertici del Centro internazionale di studi gioachimiti, «per avviare insieme – precisa la prima cittadina di San Giovanni in Fiore – alcuni progetti di rilievo, tra cui un concorso sull’abate Gioacchino nelle scuole della Provincia di Cosenza».

«Abbiamo un intento e un fine comune: promuovere la figura di Gioacchino da Fiore e, per suo tramite, alimentare la cultura e il turismo, così – conclude la sindaca Succurro – muovendo l’economia della nostra città».

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