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Sanità. Associazione SenzaNodi: se Cotticelli venisse sostituito, cosa avrà lasciato?

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ospedale lamezia

La politica è già attivissima in attesa del 26 gennaio ma poi si ricomincia…

Comunicato Stampa

Il generale Cotticelli promette e mentre lui non mantiene la sanità Calabrese, in particolare quella lametina risponde sempre meno ai bisogno del malato e di tutto il territorio.

Tutto sopravvive solo grazie alla volontà di medici e infermieri che non arretrano. Ma quanto costa il generale alle casse della Calabria?

Non solo il suo stipendio, ma tutti i malati che devono curarsi nel privato e quelli che devono “emigrare” per potere avere risposte spesso urgenti e salvavita,  quelli che aspettano mesi per un esame?

Il personale medico ed infermieristico è ormai abituato a dover arrangiarsi e a tentare di dare risposte come meglio può. Basta andare a vedere le condizioni nelle quali lavorano sia nella struttura ex Saub che in ospedale, per comprendere che sono gli sforzi dei pochi a far reggere ancora questa situazione.

La politica sarà presente fino al 26 gennaio e poi aspetteremo le prossime elezioni? Se è vero che presto il commissario straordinario lascerà il suo incarico quanto prima, è già pronta la scusa per dovere iniziare nuovamente ricognizioni, valutazioni e riorganizzazioni, facendo finta che non siano passati degli anni da quando tutti, ma proprio tutti hanno promesso cambiamenti mai avvenuti.

Chiunque arriva riparte da zero, il lavoro fatto (se è stato fatto non serve a nulla e si ricomincia per avere l’alibi del tempo e non fare nulla). Le carenze si sono accentuate, il personale è in perenne difficoltà, i malati e le loro famiglie continuano a peregrinare in Calabria e fuori regione, per potere avere il diritto di curarsi. E’ questo che vogliamo?

A Lamezia Terme quando arriveranno i medici mancanti promessi nei giorni scorsi dal generale, forse vedremo la prima azione a favore della dopo mesi e mesi a favore di questa Sanità?

Per il resto è tutto sulle spalle di chi lavora all’interno delle diverse strutture. In seguito alle dichiarazioni che, come associazione abbiamo fatto nei giorni scorsi, ci sono arrivati molti messaggi e tante richieste di prosecuzione nel nostro impegno verso i bisogni dei più deboli.

La parola “bisognosi” va di moda oggi, ma visto che noi ci occupiamo di questi da anni,  continuiamo a farlo in serenità. Pertanto, sottolineiamo che la questione legata alla carenza del personale sanitario nelle strutture pubbliche lametine è un problema grave che va sempre peggiorando.

Le promesse non mantenute sono tantissime e riteniamo che ci sarà, come in ogni altra campagna elettorale, un fiume di promesse che arrivato il 26 gennaio spariranno, così è sempre stato. Finita la campagna elettorale nessuno sa più niente di ciò che serve alla gente, al territorio alla Calabria.

Intanto, personalmente ho incontrato il generale Cotticelli insieme all’onorevole Pino D’Ippolito e al coordinamento 19 marzo, nella primavera scorsa. Il generale oltre a promettere che avrebbe preso provvedimenti a favore della struttura lametina, promise che sarebbe venuto nel giro di pochi giorni a far visita all’ospedale per rendersi conto di cosa era più giusto fare.

NON E’ MAI VENUTO E NULLA HA FATTO PER LAMEZIA TERME.

Quando chiedevo come mai il generale non “viene a Lamezia –  mi rispondevano – lasciamogli il tempo sta lavorando”.

Nei giorni scorsi ha promesso che verrà sostituito il personale mancante per potere riavviare il diritto alla cura dei Bambini Malati che dovrebbe potere tenere in cura l’Unità Operativa Dipartimentale di Fragilità e Cura. Il generale sa quanto lavorano in quel dipartimento e con quali sacrifici? Fanno Tanto lavoro! Forse il generale lascerà presto il suo incarico e forse questa sarà l’ennesima scusa che vedremo sbattere in faccia alla sofferenza e al bisogno.

Sono i cittadini a dover farsi largo nei meandri della burocrazia e della mala politica. Complimenti a quei genitori che hanno avuto la forza di portare in protesta i loro bisogni per il bene dei loro figli. E’ grazie anche ai solleciti di una stampa attenta, che ha spinto alcuni politici ad intervenire, che finalmente il generale Saverio Cotticelli ha ricevuto i genitori di quei bambini (1.500 circa) che hanno bisogno di una serie di cure e da tempo vengono negate.

Che sia ora di smetterla con i commissariamenti alla Sanità in Calabria? Che cosa hanno portato di buono? Un ospedale in Lombardia spende quanto tutta la nostra Sanità, va in dissesto e lo risistemano, non mandano commissari e gli tagliano i fondi come fanno da noi ormai da anni. Ma perché? Allora, è forse vero che  il privato trionfa, noi paghiamo e la politica di ieri e di oggi ci sta facendo a pezzi?

IL QUADRO DI CIO’ CHE MANCA PER I BAMBINI CHE HANNO DIVERSE DISABILITA’ (es. ritardo psichico/fisico, Down, autistici, tetraparesi spastica etc) 

Mandano i bambini a curarsi nella struttura ospedaliera dove c’è la sede del SERT ( si occupa di tossico dipendenze) E’ giusto? In ogni caso la carenza permane nonostante i bambini corrano certi rischi

Carenze permanenti da tempo: 

Neuropsichiatra Infantile, logopedista, psicomotricista, psicologa, assistente sociale.

Impossibilitati ad avere le valutazioni perché mancano i medici i bambini, nonostante la buona volontà e la professionalità dei professionisti presenti, non possono nemmeno andare a curarsi fuori.

Nadia Donato

 Responsabile ass. SenzaNodi

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