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Sanità, Bruni: “L’inchiesta della Gimbe certifica ciò che già sappiamo”

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amalia bruni

“La Calabria è insufficiente in tutte e tre i parametri: prevenzione, territorio e ospedaliero e la situazione continua a peggiorare. La strategia del Commissario non funziona”

Comunicato Stampa

La Fondazione Gimbe (Gruppo Italiano per la Medicina basato sulle Evidenze) guidata da Nino Cartabellotta è impietosa per quanto riguarda il gap esistente tra il Nord e il Sud ed è spaventosa per quanto riguarda la Calabria.

La differenza enorme per le cure essenziali è oramai strutturale e queste differenze, naturalmente a vantaggio delle regioni del Nord, con l’Autonomia Differenziata non potranno che aumentare.

Se non si interverrà rapidamente avremo una Sanità Differenziata, nel senso che per curarci adeguatamente dovremo andare da Roma in su mentre nel Sud avremo una Sanità con meno risorse, tanti più problemi e meno uomini e mezzi.

In sintesi è questo che emerge dall’inchiesta di Cartabellotta e del suo Istituto, e la situazione diventa ancora più drammatica per quanto riguarda la Calabria dove in nessuna delle tre aree si raggiunge un adeguato livello di cure. E questo nonostante i ripetuti soccorsi di Governo e Parlamento, cosa mai avvenuta in tutti questi anni di commissariamento.

Dobbiamo prendere atto che, forse, sono state sbagliate le rivendicazioni poste dal Presidente/Commissario, fin dal suo insediamento quando non volle ricontrattare il piano di rientro che, dopo 12’anni andava aggiornato anche in termini di vincoli legislativi. Invece, Occhiuto, sbagliando, ha immaginato che tutto si potesse risolvere con la sua nomina a commissario.

Purtroppo, i fatti lo hanno smentito clamorosamente. Oggi in Calabria servizi strategici come prevenzione ed emergenza urgenza si sono ulteriormente indeboliti e l’insieme dell’offerta sanitaria si è rinsecchita. Non faccio polemica, rivendico solo la verità dei fatti, e purtroppo i fatti sono drammaticamente peggiorati. Nella ricerca, molto accurata, nei primi 10 posti si trovano 6 Regioni del Nord, 4 del Centro e nessuna del Sud, mentre in fondo alla classifica si collocano, ad eccezione della Valle D’Aosta, solo Regioni del Sud.

La nostra Regione vanta un primato in negativo, quello di non raggiungere la sufficienza in nessuna delle tre aree, al pari della Valle d’Aosta. Un disastro, e prima il Commissario ne prenderà atto, prima si potrà finalmente predisporre un piano per invertire una rotta che da tempo ci vede all’ultimo posto in tutti gli indicatori che riguardano la nostra Sanità.

Lo scrive in una nota Amalia Bruni, Vicepresidente della Commissione Sanità in seno al Consiglio Regionale.

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