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Sentiero Porte d’Artista: a Marcellinara le porte abbandonate diventano opere d’arte

4 min di lettura

Un ambizioso progetto che dal 2020 da vita a veri e propri sentieri d’arte con opere realizzate sulle porte disseminate lungo i piccoli borghi calabresi

Un museo a cielo aperto per artisti affermati e giovani esordienti. La direzione artistica del progetto PAS porta la firma dell’artista Massimo Sirelli.

L’uso come una tela bianca di vecchie “Porte” di case private, magazzini, serrande, sportelli dei contatori del metano o dell’acqua, vani di sottoscala o finestre chiuse, di varia misura e materiali, di spazi in uso oppure abbandonati, che attraverso il gesto artistico vivono una nuova vita, un’accensione creativa, un’esplosione di colori.

“PAS – Porte d’artista” fa proprio questo: apre un varco, un passaggio verso la meraviglia e la bellezza che soltanto l’arte sa dispensare. Lo fa trasformando vecchie porte chiuse, in tele pregiate su cui giovani creativi e artisti di fama nazionale e internazionale proiettano attraverso disegni e colori un agglomerato di idee, di storie e di racconti.

Fino al 10 agosto protagonista della costruzione del sentiero d’arte sarà

lo splendido borgo di Marcellinara in provincia di Catanzaro che vedrà i creativi scelti per questa edizione ridare vita alle antiche porte del centro storico: il calligrafo Enrico “Sano” Carnevale, Lisa Corrado, Gaia Foderaro, Fausto “Save” Morini, Ilario “Punch311” Parentela e Salvatore Raso.

Ma non solo.

Sarà infatti realizzata da Massimo Sirelli e il suo staff di artisti, un’opera di arte urbana su una parete da oltre 200mq che parlerà di ruralità in chiave pop.

Le porte di Marcellinara, sono l’ultima tappa di un progetto partito nel centro storico del borgo di Sersale ai margini del Parco Nazionale della Sila: qui 25 porte in disuso sono ritornare ad essere un varco creativo grazie all’intervento pittorico di artisti affermati e giovani esordienti: Antonio Burgello, Marco “Moz” Barberio, Claudio “Morne” Chiaravalloti, Vincenzo “Zeus”, Immacolata Manno, Massimo Sirelli, Simona Canino, Enrico Carnevale, Debora Pupo, Francesco “Fra” Caporale, Tiskio, Doctor M, Antonio Lo Bianco, Giuseppe Negro, Paola Morpheus, Urto, Serena Torchia, Brunella Pisani, Mike Crispino, Bislak, Leonardo Cannistrà, Valeria Pastina, Alberto Dest De Seta, Samuele Negro.

“Porte d’Artista” ha fatto poi tappa a Vena di Maida,  paesino collinare situato sul punto più stretto dell’istmo di Catanzaro, tra il Golfo di Squillace e quello di S. Eufemia, con le raffigurazioni creative degli artisti: Antonio Burgello, Marco “Moz” Barberio, Claudio “Morne” Chiaravalloti, Vincenzo “Zeus” Costantino, Martina Forte, Andrea “Smoky” Giordano, Immacolata Manno, Alessia Moretti, Roberto Petruzza, Massimo Sirelli, Maria Soria, che si sono declinate lungo un unico grande tema, quello dell’identità arbëreshë, con l’obiettivo di far conoscere e tutelare il patrimonio storico e culturale che caratterizza la comunità di Vena appartenente all’Arbëria catanzarese.

Infine ha costruito il suo sentiero ad Uria – Sellia Marina, che ha visto nei mesi scorsi gli artisti  Antonio Burgello, Marco “Moz” Barberio,Vincenzo “Zeus”, Immacolata Manno, Massimo Sirelli, Simona Canino, Ilario Parentela, Enrico Carnevale, Serena Lullo, Manuela “Mauscarf” Scarfone all’opera per le vie del centro storico del “Piriceddu”.

Il progetto proseguirà nei prossimi mesi con la costruzione di altri sentieri che verranno raccolti in una mappa, fino a comporre un vero e proprio “Cammino di PAS”, offrendo la possibilità di scoprire i borghi calabresi attraverso sentieri di arte e cultura da visitare a passo lento.

MASSIMO SIRELLI – Biografia

Massimo Sirelli è un’artista italiano. Art e creative director: curioso, eclettico e poliedrico. Il suo approccio alle arti visive avviene in adolescenza tramite la graffiti art. Attraverso la prospettiva della strada impara a filtrare i linguaggi metropolitani: le scritte, la pubblicità, gli arredi urbani, i mezzi pubblici e i rifiuti, tutto diviene per lui ambiente di ricerca e sperimentazione.

Diplomatosi nel 2003 allo IED di Torino nel dipartimento di Digital e Virtual Design, per alcuni anni collabora come freelance con diverse agenzie di comunicazione, lavorando su noti marchi nazionali ed internazionali (Alpitour, Rai, Coca Cola, Ferrero, Seven, Fiat, Iveco etc.). Nel 2006 apre lo studio creativo Dimomedia e i suoi lavori iniziano ad essere pubblicati su alcuni dei più importanti libri di grafica e web design al mondo (Taschen, Gestalten, PepinPress). È docente di Tecniche di presentazione e Portfolio presso lo IED di Torino e di Como.

Nel 2013 Sirelli lancia il progetto AdottaunRobot.com, la prima Casa Adozioni di Robot da compagnia al mondo. Robottini Orfani del progresso industriale e del consumismo sfrenato, trovano il loro cuore e la loro anima attraverso l’opera e la ricerca dell’artista, che li assembla e cerca di dar loro una nuova “Famiglia”.Le sue opere hanno ispirato noti marchi della moda e del prodotto: Cirio, Amarelli, Jadise, con cui ha realizzato capsule in limited edition. È ambassador di Airc e collabora con la Onlus Insuperabili, e founder del progetto “La mia Calabria è bellissima”.

Massimo Sirelli
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