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Tenta di inquinare le prove, il Giudice Marco Petrini torna in carcere

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Accusato di inquinamento probatorio. Perquisita la sua abitazione

CATANZARO. Marco Petrini, ex presidente della seconda sezione della Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro e della Commissione tributaria provinciale, ora sospeso, torna in carcere per la seconda volta con l’accusa di inquinamento probatorio. A disporre l’arresto il Gip di Salerno.
Petrini era già stato arrestato il 15 gennaio, nell’ambito dell’operazione “Genesi” condotta dalla Procura di Salerno su una serie di ipotesi di corruzione in atti giudiziari che lo vedrebbero coinvolto in concorso con altre persone dalle quali avrebbe accettato denaro e altri beni in cambio di un suo intervento in vari procedimenti giudiziari. Il giudice, in seguito a una sua collaborazione, aveva ottenuto i domiciliari.
I suoi legali, avevano chiesto un’ulteriore attenuazione della misura cautelare: l’obbligo di dimora. Inoltre la Guardia di finanza di Crotone, questa mattina, ha effettuato una perquisizione a Lamezia Terme, in casa della moglie di Petrini, Stefania Gambardella.

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