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Tre uomini e una culla, comicità e tenerezza in scena al teatro Grandinetti

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Tre Uomini e una culla, comicità e tenerezza in scena al teatro Grandinetti

Trois petit papas per la piccola Mariè…trois petit papas per la piccola Mariè, è il testo della deliziosa nenia che chiude, coinvolgendo il pubblico, una commedia brillante e tenera che venerdì 17 novembre ha catapultato la platea del teatro Grandinetti negli anni 80, raccontando la storia di tre scapoli incalliti che diventeranno tre dolcissimi papà.

Chiunque sia vissuto negli anni 80 non può non ricordare “Tre uomini e una culla”, pellicola francese campione di incassi che racconta la storia di tre scapoli che si ritrovano a dover badare alla piccola Mariè.

Dopo ben quarant’anni, la commedia approda a teatro, con la regia impeccabile del grande Gabriele Pignotta, che veste anche il ruolo di Michelle, il disegnatore.

Al suo fianco Giorgio Lupano nei panni di Pierre, di professione impiegato, e dell’assistente di volo Air France, Jacques, padre biologico della piccola, interpretato da Attilio Fontana.

Indispensabile la presenza di Fabio Avaro, Carlotta Rondana e Malvina Ruggiano, che vestono più ruoli con grande maestria, stupendo lo spettatore con camaleontiche trasformazioni, passando con prontezza da un personaggio all’altro.

Applausi e risate continue scandiscono le scene e due ore di spettacolo sembrano volare. L’arrivo del “pacco a sorpresa” che stravolgerà le loro vite fatte di feste fino a tarda notte e avventure amorose, darà vita a un susseguirsi di equivoci e momenti comici, con una miscellanea perfetta di divertimento e dolcezza, tutto contornato da una colonna sonora anni 80 e da una maestosa scenografia che ripropone l’appartamento dei tre protagonisti (rifinito nei particolari) con una vetrata con vista sulla veranda, che grazie a dei pannelli scorrevoli di un finto armadio a muro accompagna lo spettatore nelle scene fuori casa.

Gabriele Pignotta è riuscito a rendere ancora più divertente la famosa commedia con una regia attenta che pian piano mette in risalto le doti umane dei tre scapoli e riesce a renderla moderna e attuale, nonostante rimanga ambientata negli anni 80.

Abbiamo intervistato Gabriele che ci ha raccontato l’inizio di questa avventura con un copione proposto dalla stessa autrice del film. Con simpatia mi dice che per lui non è stato molto difficile riuscire a raccontare l’evoluzione dei tre scapoli, avendo vissuto anche lui il passaggio da una vita da single incallito a quella di padre amorevole, ma fondamentale è stata la perfetta sintonia con i suoi due compagni di viaggio. Due grandi artisti (unici per bagaglio di esperienze) che sono stati l’ingrediente principale del successo dello spettacolo.

Tre uomini e una culla, comicità e tenerezza in scena al teatro Grandinetti

Gabriele è soddisfatto del successo che la commedia sta riscuotendo e pronto per un nuovo progetto che lo vedrà a fianco della bravissima Vanessa Incontrada. Quando gli chiedo un suggerimento per tutti i giovani che sognano di diventare attori, la sua risposta è semplice: essere sicuri di voler intraprendere questo percorso, che è soprattutto fatto di grandi sacrifici, porte in faccia e tantissima gavetta e poi ovviamente: studiare, studiare, studiare!

Tiziana De Matteo

Foto: Giovanna Villella

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