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Truffa Patronato: prestazioni “gratuite” pagate dagli assistiti

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gdf - auto Guardia di finanza

Concluse le investigazioni condotte dalla Guardia di Finanza di Crotone nei confronti del responsabile di un patronato.

I fatti.

I malcapitati cittadini che si recavano presso il patronato per risolvere le loro problematiche assistenziali erano messi di fronte al carattere oneroso della prestazione, mentre in realtà si trattava di servizi che il patronato doveva erogare gratuitamente.

Le indagini hanno scoperto che l’attività di assistenza del patronato veniva effettuata in cambio del pagamento di somme di denaro ripetuto più volte nel tempo, almeno per il 2014 e il 2015. Tutto ciò fino a che i cittadini, a fronte della mancata risoluzione delle loro problematiche, hanno chiesto la restituzione delle somme consegnate.

Diciassette sono le persone offese che hanno erogato somme non dovute all’indagato per una cifra complessiva di circa 34.000 euro, considerando che in alcuni casi non si è pervenuti a quantificare l’importo della dazione. In particolare, in un caso, la richiesta della somma di danaro è avvenuta con la complicità di una professionista che emetteva una falsa fattura a giustificazione delle spese sostenute.

I Finanzieri calabresi del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, anche mediante indagini tecniche, hanno svelato diversi casi in cui il soggetto indagato, abusando dei propri poteri connessi alla carica, si approfittava della buona fede degli avventori, che speravano più che altro di risolvere celermente i propri problemi.

L’indagato dovrà ora rispondere dei reati di cui agli artt. 640 con l’aggravante del ruolo rivestito, quello appunto di incaricato di pubblico servizio.

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