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Turino (Calabria Sociale): Occhiuto mantenga le promesse

2 min di lettura
roberto occhiuto

Egregio onorevole Occhiuto, come tanti calabresi, anche io aspetto la realizzazione delle promesse che hai lanciato in campagna elettorale, ma, stranamente, rimaste nell’embrione delle frasi fatte e poi disperse nel vento

Comunicato Stampa

Cosa è successo ai tuoi propositi? Hai tirato il freno a mano fermando i pensieri e le parole?

La Sanità! Il grosso problema che affligge la regione, dove tutto e il contrario di tutto.

Bisognava sgombrare la situazione da fatti e atti trascinati per anni, col risultato, sotto gli occhi di tutti, di far precipitare maggiormente nel degrado il settore.

La sanità calabra da la sensazione di una piaga virulenta che imputridisce, offendendo sia la regione che la gente. A livello di assistenza è inutilizzabile, inesistente, con lunghe file di prenotazioni che scivolano in una somma negativa di anni o, diversificando, il paziente in varie sedi del territorio, trasformando l’essere umano in un quasi commesso viaggiatore della salute.

Guasti e inefficienze che diventano giganteschi macigni nel momento di massima urgenza.

Per molti e per le necessità immediate, esiste il ricorso al privato, altamente ed esageratamente costoso (da 65 euro fino a 250) e, a volte, non molto pratico, un ulteriore svenamento del cittadino, le cui risorse si perdono nei meandri di un servizio improprio che, in altri tempi, era esclusivamente pubblico.

Oggi, le parole non hanno più senso, non hanno più logica, sono solo un eco sventolato in tempi diversi, come per tanti altri fatti che, secondo la teoria propagandistica della politica, avrebbero dovuto ridare uno slancio diverso alla nostra martoriata e vilipesa civiltà regionale.

Le promesse cantate in varie note, emergono come una stridente stonatura, sono solo un miraggio, a cui non seguono i fatti, quelli che avrebbero dovuto creare un nuovo respiro d’assistenza per il paziente. Un riferimento specifico per Lamezia Terme, due ospedali di cui, il nuovo è già da considerare un guscio vuoto a mezzo servizio per quello che non ha più, mentre il vecchio fabbricato, serve per qualche emergenza come il vaccino anti covid19.

Vergogna! Vergogna! e ancora Vergogna, per come si ritrova la citta e il suo hinterland, impossibilitata ad usufruire totalmente del servizio ospedaliero per la propria esistenza.
Mancano medici? Non c’è abbastanza personale specializzato? I costi di mantenimento reparti sono troppo elevati? Tutte scuse inutili e fuorvianti, figlie delle sempre presenti lungaggini burocratiche. È una vecchia storia che si gira e rigira fino all’estremo infinito, una situazione mai veramente conclusa, nonostante l’Ospedale sia un bene pubblico per tutta la collettività.

Onorevole non ci vogliono personaggi scelti per beneficio politico, ma tecnici che veramente conoscano il settore e ne facciano parte, pensaci e agisci con la coscienza e la volonta’ da calabrese che vuole realmente il bene della propria gente.

Gianfranco Turino
Calabria Sociale

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