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Un sindaco che non difende il suo territorio e i suoi cittadini si deve dimettere!

4 min di lettura
Gennarino Masi

Mascaro, come per l’autonomia differenziata, ha accettato supinamente le scelte del Governo e della Provincia

Comunicato Stampa

Alla Conferenza dei Sindaci della Provincia di Catanzaro di lunedì 16 ottobre il piano di dimensionamento scolastico, predisposto dal consiglio provinciale di Catanzaro, che prevede lo smembramento di istituti e la creazione di megascuole di circa 2.000 alunni, è passato con il voto favorevole del sindaco Mascaro.

Mascaro, come per l’autonomia differenziata, ha accettato supinamente le scelte del Governo e della Provincia, governati dal centrodestra, che vanno nella direzione di un arretramento dei presidi di istruzione pubblica.

È in atto una destrutturazione massiccia del sistema d’istruzione. L’accorpamento priva le scuole tutte, grandi e piccole, di efficienza qualità, progettualità, voglia di crescere e competizione.

Saranno i giovani a pagare le conseguenze di queste scelte scellerate. Non si può accettare la logica dei tagli che incidono in un territorio che ha subito tre scioglimenti del consiglio comunale e che registra sacche di emarginazione rilevanti come quella del Campo Rom.

L’operato del Sindaco è stato molto grave in quanto, nel determinarsi sulla valutazione del piano di dimensionamento, non ha preventivamente attivato il necessario coinvolgimento degli attori del mondo scolastico, studenti, dirigenti scolastici, rappresentanti dei consigli d’istituto e organizzazioni sindacali; tutti soggetti completamente ignorati.

Eppure la mancanza di confronto e di coinvolgimento aveva portato la Provincia ed i consiglieri provinciali a redigere un piano scolastico squilibrato, clientelare e in contrasto con il PNRR, un piano che non tiene conto dei processi formativi, della dispersione scolastica e delle aree a rischio, ma pensa solo a soddisfare interessi politici e clientelari.

Un’operazione questa sbagliata, perché nel piano di dimensionamento della Provincia di Catanzaro di tutto si parla meno che dei bambini/e dei ragazzi/e, delle loro esigenze e delle loro aspirazioni, e non emerge l’importanza della funzione della scuola nella società.

Ne consegue che Lamezia non è stata difesa né dal sindaco Mascaro e né dalla sua “amministrazione colorita”.

È una vergogna senza precedenti che il Sindaco non difenda il suo territorio e i suoi cittadini. Mascaro ci ha svenduti per tenersi il posto di sindaco, chinando la testa verso i suoi “capi”.

Fa il sindaco solo per mantenere la poltrona!

La scuola non gode di alcuna considerazione nella programmazione dell’Amministrazione comunale, non esistono progetti sugli studenti, sulla dispersione scolastica, sulle potenzialità ed il ruolo che deve svolgere la scuola.

Ogni singola istituzione scolastica non è un costo, ma un presidio dello Stato, un presidio di cultura, ma soprattutto di legalità, in un territorio che ha subito tre scioglimenti del consiglio comunale, la scuola è un investimento sul futuro del Paese.

Ancora una volta è mancata alla città di Lamezia Terme quella guida autorevole, che avrebbe dovuto salvaguardare la Scuola Lametina, battendosi per difendere tutte le realtà scolastiche del territorio, specialmente la realtà di Sant’Eufemia che non merita di essere emarginata.

È la certificazione di una maggioranza allo sbando e di un’amministrazione paralizzata da guerre intestine, giochi di posizionamenti e logiche di potere che stanno arrecando un grave pregiudizio allo sviluppo della Città.

Lamezia non merita questo deprecabile teatrino che offende i cittadini e soprattutto le famiglie che maggiormente soffrono in questo frangente di crisi acuta sotto il profilo socio-economico.

Una città che, come qualsiasi cittadino sperimenta ogni giorno, anche i tanti che hanno sostenuto Mascaro e oggi si sono amaramente pentiti di avergli dato fiducia per la seconda volta, è ferma su tutti i fronti.

Si tocca con mano il degrado, l’assenza di programmazione, la totale mancanza di interlocuzione politica sui tavoli istituzionali sovracomunali che sarebbero fondamentali per la quarta città della Calabria, soprattutto ora in cui tra programmazione del PNRR, Fondi per lo Sviluppo e Coesione ed approvazione del bilancio comunale sarebbe indispensabile un pizzico di senso delle istituzioni e rispetto verso gli elettori.

Il sindaco Mascaro continua a ostinarsi nella sua narrazione autoreferenziale ed autocratica fuori dalla realtà, non svolge il suo ruolo di responsabile politico della coalizione che lo ha eletto e scivola in quel recinto angusto e scontroso che ha sempre biasimato, cioè quello dei politicanti.

Sembra che abbia ceduto ai “ricatti politici” sul dimensionamento scolastico, emarginando il centro di Sant’Eufemia.

Invero, a noi poco interessa delle questioni tutte interne alla maggioranza, ci preoccupano, piuttosto, gli effetti su una città che ancora una volta sconta le conseguenze della cattiva amministrazione Mascaro: prima due anni e mezzo di commissariamento per mafia, ora tre anni e mezzo di immobilismo.

Rivolgiamo loro l’ultimo appello, si dimettano per amore della città, prima di rendersi corresponsabili del suo affossamento sociale, economico, culturale e così favorire la nascita di quella amministrazione nuova ed efficiente che Lamezia merita.

Mascaro e la maggioranza che lo sostiene si assumano le proprie responsabilità, rassegnando le dimissioni, concedano alla cittadinanza un gesto di lealtà dicendo che non sono in grado di pianificare interventi e progetti che richiederebbero un profilo istituzionale più qualificato.

I cittadini di Lamezia meritano di più, meritano di meglio.

Gennarino Masi
Segretario Cittadino PD

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