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Ama Calabria chiede responsabilità per realizzazione attività culturali e sportive

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Francescantonio Pollice

Chiuso anche il Teatro Umberto

Francescantonio Pollice

«Nel momento in cui Lamezia Terme si certifica come città, dove ci sono i maggiori soggetti di organizzazione a livello regionale, mancano le strutture per poter realizzare non solo le attività culturali ma anche quelle sportive». Lo afferma il direttore artistico di Ama Calabria Francescantonio Pollice all’indomani dell’inaugurazione della stagione musicale con il recital del grande pianista Pierluigi Camicia spostato a Palazzo Guzzi, sede dell’associazione, dalla consueta location del Teatro Umberto essendo stato chiuso dalla Commissione Straordinaria perché ritenuto inagibile.

Una situazione che penalizza la città nella quale «le attività culturali come quelle sportive – sostiene il direttore artistico – ne costituiscono gli elementi fondanti e pertanto credo che sia necessaria una soluzione di responsabilità e una buona dose di disponibilità affinché si possano realizzare le attività nel rispetto della legge. Credo che le amministrazioni, che si sono susseguite fino ad oggi sia nelle gestioni ordinarie che in quelle commissariali, a volte, si sono assunte queste responsabilità consentendo alla città di fare passi importanti sul piano culturale come anche su quello sportivo. Certe responsabilità vanno prese per risolvere quei problemi che affliggono Lamezia Terme (come tante altre città d’Italia) che aveva cose importanti come le attività sportive e quelle culturali  la cui eco va al di là della cinta cittadina», ma «ora se chiudi  le attività sportive e ammazzi le attività culturali, non essendoci la possibilità di utilizzare il teatro, come la mettiamo?».

Attualmente l’unico teatro disponibile è il “Grandinetti” perché anche il Teatro “Costabile”, già denominato Politeama, è chiuso per motivi di natura amministrativa  con notevoli ripercussioni nel settore  della cultura ma ciò che urge è soprattutto conoscere i tempi della discussione e a tal fine il direttore artistico si è attivato per promuovere un incontro con la Commissione Straordinaria, pare piuttosto impegnata, anche se aveva già affrontato la questione con la nuova dirigente della promozione del territorio Alessandra Belvedere che aveva  fatto presente le difficoltà di carattere amministrativo ma «non aveva detto nulla sui tempi».

La chiusura del Teatro Umberto comporta una serie di problemi relativi alla penalizzazione della vendita degli abbonamenti, all’utilizzo del pianoforte gran coda Standy, che si trova nel Teatro Umberto e che è di proprietà del Comune ed è l’unico pianoforte a livello internazionale presente in Calabria. «Alcuni artisti di fama internazionale,  che hanno accettato di venire alla  nostra stagione, si aspettano di poter utilizzare questo pianoforte» ha chiarito il direttore artistico. È evidente che spostare  i concerti in  periferia o in altri siti infelici crea una situazione di disagio a molte persone che raggiungono a piedi i luoghi dove si tengono i concerti abituate a frequentarli nel centro e quindi ne scaturisce una diminuzione di presenze come quando alcuni anni fa, avendo il sindaco Gianni Speranza spostato il pianoforte dal Teatro Umberto al Teatro Grandinetti, «noi abbiamo tenuto i concerti al Parco “Impastato”, quasi deportati qui, e  abbiamo avuto una perdita di pubblico poi recuperata dall’ex sindaco Paolo Mascaro che fece trasferire di nuovo il pianoforte al Teatro Umberto. Oggi, quasi per ironia,  il pianoforte – ha proseguito – non si può usare perché il  teatro è chiuso. Intanto – ha concluso – per non annullare questo concerto del pianista  Pierluigi Camicia per il centenario della morte di Debussy, lo abbiamo tenuto nella nostra sede che però è insufficiente per accogliere le numerose persone che si solito frequentano queste manifestazioni e anche per lo spessore internazionale di alcuni eventi musicali».

LINA LATELLI NUCIFERO

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