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3 secoli di storia alla mostra della Congrega M. SS. dell’ Immacolata

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La mostra permanente, della Confraternita M. SS. Immacolata a Curinga scandisce nella vita e nella storia della nostra comunità un momento importante


L’inaugurazione della mostra permanente, della Confraternita M. SS. Immacolata a Curinga scandisce nella vita e nella storia della nostra comunità un momento importante e significativo; a oltre 300 anni di vita della Congrega nata nel 1777, il priore Pietro Mazzotta con il vice priore Giovanni Muto e il primo assistente Samuele Michienzi, hanno voluto raccontare la storia della Congrega e della Bella Chiesa, attraverso un percorso museale che ha trovato degna collocazione nella casa di proprietà della stessa, che affaccia su Piazza Immacolata e diventa continuazione fisica e memoriale della vita della comunità. Moltissimi gli oggetti esposti nelle tre stanze ben organizzate, che ospitano i reperti.

Molti altri oggetti di notevole importanza, purtroppo non hanno trovato spazio negli ambienti disponibili. Questo è un primo importante passo per la valorizzazione del patrimonio religioso culturale della Congrega, ma anche dell’ intera comunità. Fare, in questo breve articolo, un elenco delle cose presenti sarebbe un’ operazione riduttiva, infatti al di là degli oggetti specifici e della loro descrizione, si tralascerebbe il vero e più profondo significato religioso che appartiene a questo o a quell’ oggetto; ognuno con la sua storia, ognuno con la sua identità, legata al momento storico, alle persone e, ai sentimenti popolari che molti di questi oggetti hanno suscitato.

Ma di uno su tutti vorremmo focalizzare la nostra attenzione: sulla reliquia di San Francesco d’ Assisi, che tra l’altro non si trova nei locali del museo, bensì è collocato nella navata destra della Chiesa dell’ Immacolata, incastonata in una preziosa teca. La Sacra Reliquia è costituita da un pezzettino di stoffa della veste di San Francesco rinvenuta quasi casualmente  tra i tanti oggetti che venivano trovati e catalogati dai magazzini e nelle numerose casse della Chiesa. Reliquia della quale si era persa la memoria e che spuntata al’ improvviso quasi miracolosamente, ha dato nuovo impulso a tutta la Congrega e al Terz’ Ordine Francescano guidato da Annamaria Grasso, che lo ha interpretato come segno per un rinnovato impegno nella vita spirituale delle Terziare Francescane.

Dopo la Santa Messa, officiata da padre Bruno Macrì, concelebrata dal parroco don Pino Fazio, si è data via alla cerimonia dell’inaugurazione, sobria ed essenziale. Il priore della confraternita Maria Santissima dell’ Immacolata, Pietro Mazzotta, nella sua relazione ha esposto ampiamente le motivazioni storiche della creazione di questa mostra permanente, non nascondendone le difficoltà, ma la quantità del materiale trovato e la sua importanza, hanno allontanato qualsiasi perplessità per la sua realizzazione.

Dettagliatamente ha parlato dei molti reperti, che come abbiamo accennato in precedenza non tutti per il momento sono visibili . Non poteva non esserci l’intervento della Ministra del Terz’Ordine Francescano, Annamaria Grasso,  che ha ribadito quanto l’esposizione degli oggetti sacri ci riportano ad un passato di fede e rappresentino ancora la forte identità della congrega e del Terz’ Ordine con la gente di Curinga.

Gli interventi del padre predicatore Bruno Macrì e del parroco don Pino Fazio, hanno messo in evidenza il forte legame che Curinga ha con la figura luminosa dell’ Immacolata e l’ importanza rappresentata dalla ricerca fatta nel tentativo di ritornare alle origini e a raccontare la vita e le vicende dei mmaculatisti ”,  che si sono susseguite nel corso dei secoli passati.

A conclusione il sindaco di Curinga Elia Pallaria, si è compiaciuto della lodevole iniziativa, ha ricordato come una mostra importante e ricca come questa, della vita religiosa della comunità, possa rientrare negli interessi dei tanti turisti che ormai da tempo raggiungono Curinga per ammirarne le bellezze storiche, culturali e naturalistiche.

Il taglio del nastro da parte del sindaco Elia Pallaria,  e del padre francescano Bruno Macrì, ha aperto ufficialmente la mostra. Un brindisi e un pasticcino, hanno fatto da corollario a quest’importante evento che proietta Curinga anche nel circuito diocesano dei musei degli oggetti sacri.

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