LameziaTerme.it

Il giornale della tua città



Lamezia. L’I. C. “Don Milani” in marcia con i colori della pace per dire NO a tutte le guerre

3 min di lettura

Lamezia Terme, 22 marzo 2022. Un corteo silenzioso e pacifico ha invaso questa mattina il corso principale della città.

Tutti gli alunni della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo “Don Milani” guidato dal dirigente scolastico Genesio Modesti, accompagnati dai docenti e da molti genitori, sono partiti da Via Maggiordomo, sede dell’Istituzione scolastica ubicata nel centro storico di Nicastro, e hanno raggiunto l’isola pedonale di Corso Giovanni Nicotera.

Una parata festosa e colorata in marcia per la pace. Bambini che hanno, simbolicamente, voluto parlare ad altri bambini che in questo momento hanno voce solo per piangere e urlare sotto lo scoppio delle bombe.

Tutti i docenti dell’I. C. Don Milani, da sempre sensibili all’insegnamento del sacerdote e maestro di Barbiana, hanno preparato gli alunni con la consueta dedizione. Nel suo messaggio di ringraziamento rivolto ai presenti, la collaboratrice del dirigente scolastico Giulia Costanzo ha, infatti, ribadito “Con i ragazzi e le ragazze del nostro istituto abbiamo affrontato un percorso di consapevolezza, per arrivare alla marcia, all’insegna del motto di Don Lorenzo Milani ‘Mi importa, mi sta a cuore’. In questo momento buio della nostra storia per un conflitto tremendo, è importante che proprio la scuola, che è il luogo dove si costruisce il futuro delle nuove generazioni, accenda una luce, una fiammella di speranza. Il messaggio che oggi vogliamo lanciare con i nostri cartelloni, le nostre bandiere è che la guerra non si combatte con la guerra. È il momento non di armare ma di disarmare il mondo perché la guerra si può vincere consegnando a chi verrà dopo un pianeta in cui fioriscono pace, uguaglianza e giustizia”.

I più piccoli, con vivaci costumi colorati, hanno scandito slogan in rima baciata “Vogliamoci bene / non facciamo la guerra”, “Vogliamo la pace / non facciamo la guerra, per vivere sereni su tutta la terra”, “Voglio la pace / voglio l’amore / voglio un mondo a forma di cuore”, “Voglio una terra senza soldati / senza più guerre / né campi minati”. Una grande bandiera della pace in guisa di mongolfiera ha avvolto tutti bambini mentre gli alunni della scuola secondaria di I grado, sventolando i cartelloni realizzati con l’antico gioco giapponese del tangram, hanno alternato canzoni del repertorio classico italiano – La guerra di Piero di De Andrè, C’era un ragazzo di Gianni Morandi e Viva la libertà di Jovanotti – con pensieri letti ad alta voce “Cerchiamo di vivere in pace, qualunque sia la nostra fede, la nostra origine, il colore della nostra pelle, la nostra lingua e le nostre tradizioni. Impariamo ad accettare e ad apprezzare le differenze”, “La libertà è una sola. Le catene imposte ad uno di noi pesano sulle spalle di tutti”, “Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano ma se non lo facessimo, l’oceano avrebbe una goccia in meno”, “La pace non è un sogno, può diventare realtà ma per costruirla bisogna essere capaci di sognare”.

Presente alla marcia per la pace anche la presidente del Consiglio d’Istituto, dr.ssa Annita Vitale la quale, nel suo breve ma sentito intervento, ha ribadito il proprio orgoglio di appartenenza ad una comunità scolastica capace di far sentire sempre la sua voce con forza e con tenacia ed ha affermato che la pace deve essere intesa come “cultura della pace” e declinata in tutte le sue accezioni: pace in famiglia, con il prossimo, con lo straniero, con chi è diverso da noi. In questi giorni è scoppiata la guerra in Ucraina ma ci sono guerre più silenziose che hanno meno attenzione da parte dei mass media eppure contano gli stessi morti bambini, gli stessi morti innocenti e questi dovrebbero avere uguale attenzione mediatica da parte di tutto il mondo. In questa piazza inondata dal sole, oggi, la speranza sono i bambini e questa scuola. Una scuola che ha marciato per dire NO a tutte le guerre del mondo.

La conclusione della manifestazione è stata affidata a Don Giacomo Panizza che ha invitato tutti a far “scoppiare” la pace perché essa è l’origine, il motore primo di tutto ciò che dà felicità e, ringraziando soprattutto i bambini e i ragazzi per il loro impegno e il messaggio che sono stati in grado di trasmettere, ha voluto ricordare la bella poesia di Gianni Rodari dal titolo “La luna di Kiev”, una filastrocca appartenuta anche alla sua infanzia e che è un appello all’unione e alla solidarietà tra gli uomini.

Una bella giornata di gioia e di partecipazione.

 

 

 

 

 

Giovanna Villella

Click to Hide Advanced Floating Content