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Lamezia. Bombardieri, segretario nazionale Uil, visita la storica sede del patronato di via Redipuglia

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LAMEZIA. Il segretario nazionale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, a conclusione del consiglio federale regionale, ha fatto visita alla storica sede del patronato Uil di via Redipuglia a Sambiase.

I vertici nazionali e regionali della Uil in visita al patronato di via Redipuglia a Lamezia

Un vero e proprio presidio al servizio del territorio che da 35 anni garantisce servizi a decine di migliaia di cittadini ogni anno. Il patronato, fondato da Salvatore De Biase, è oggi gestito da un team di qualificati professionisti capitanati da Francesco De Biase, anch’egli sindacalista Uil, che ha ricevuto proprio nelle ultime ore la nomina di nuovo componente del direttivo calabrese dell’Unione italiana lavoratori. A fare sportello e a interfacciarsi quotidianamente con gli utenti Giovanni Lo Bianco, Maria Grazia De Biase e Salvatore Tolone che si avvalgono della consulenza legale degli avvocati Marilina Pizzonia e Valentina De Biase.

Salvatore Tolone, Giovanni Lo Bianco, Pierpaolo Bombardieri e Maria Grazia De Biase

Quella al patronato lametino è stata la prima visita che Bombardieri ha voluto fare in una sede locale per ribadire in maniera tangibile la vicinanza dei vertici del sindacato a quelli che sono i primi avamposti sui territori. Un gesto simbolico per dire ‘grazie’ a tutti gli operatori dei patronati Uil che durante la pandemia hanno continuato in maniera indefessa e coraggiosa il loro lavoro cercando, nonostante le difficoltà dettate dall’emergenza sanitaria, di risolvere le tante problematiche esposte dai cittadini. “Non vogliamo dimenticare – ha dichiarato Bombardieri durante la visita in via Redipuglia – che abbiamo continuato a garantire i nostri servizi alla popolazione quando il resto del Paese era completamente paralizzato. In una organizzazione sindacale – ha concluso – i segretari passano ma i nostri colleghi che operano negli sportelli territoriali continuano a rappresentare un presidio fondamentale: in trincea tutti i giorni per risolvere le tante problematiche che affliggono i nostri concittadini”.

Santo Biondo, segretario regionale della Uil che insieme ad altri dirigenti sindacali ha affiancato Bombardieri nella sua visita, ha sottolineato: “Il nostro segretario nazionale ha chiesto di conoscere le sedi che durante l’emergenza sanitaria hanno lavorato senza mai fermarsi mentre tutta l’Italia fronteggiava la pandemia. Questa infrastruttura sociale che la Uil ha costruito negli anni con i patronati – ha rimarcato Biondo – ha dato e continua a dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini e, per questo motivo, oggi è considerata un’attività essenziale. Il ‘tour’ nelle sedi territoriali del segretario Bombardieri inizia volutamente dalla Calabria perché l’Italia riparte solo se riparte il Sud”.

I titolari del patronato lametino consegnano degli omaggi ai dirigenti Uil

A presentare l’attività del patronato lametino è stato Giovanni Lo Bianco che vi lavora da 32 anni.  “Siamo partiti con una vecchia scrivania, una sedia e qualche altra suppellettile – ha raccontato Lo Bianco. Nel corso degli anni siamo cresciuti, siamo passati dal cartaceo al telematico realizzando un vero salto di qualità. Basti pensare che come patronato l’anno scorso avevamo 480 punti oggi ne abbiamo 1092, un risultato che parla da solo. Oggi possiamo ben dire che noi operatori che facciamo sportello tutti i giorni non siamo semplici colleghi ma siamo una famiglia”.

Francesco De Biase consegna una targa ricordo al segretario Bombardieri

Lo Bianco si è commosso ricordando i tristi e terribili mesi della pandemia quando tutte le mattine il patronato apriva comunque perché c’era sempre qualcuno che aveva un gran bisogno di aiuto. “Durante il lockdown abbiamo avuto veramente paura, ma ogni giorno puntualmente siamo stati presenti nella nostra postazione. Per tante persone abbiamo rappresentato un punto di riferimento per la risoluzione di un’infinita serie di problematiche. Siamo ben felici di aver reso questo importante servizio in uno dei momenti storici più difficili che il nostro Paese abbia mai vissuto”. Maria Scaramuzzino

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