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Lamezia. Giornata delle comunicazioni sociali, incontro sul messaggio di Papa Francesco

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LAMEZIA. Giornata delle comunicazioni sociali: incontro sul messaggio del Papa con Mauro Ungaro, presidente della Fisc (Federazione italiana stampa cattolica)

 In occasione della 56ma Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, in linea con il messaggio di Papa Francesco sul tema “Ascoltate!”, nel salone “Giovanni Paolo II” del seminario vescovile si è tenuto un incontro con il presidente della Fisc (Federazione italiana stampa cattolica) Mauro Ungaro.

Al convegno ha partecipato anche Giuseppe Soluri, presidente dell’ordine dei giornalisti della Calabria. A fare gli onori di casa il vescovo diocesano mons. Giuseppe Schillaci. Nel corso del dibattito, moderato dal direttore dell’Ufficio diocesano comunicazioni sociali Saveria Maria Gigliotti, è stato rimarcato il pensiero di Papa Bergoglio.

“Ciò che chiede il Pontefice al mondo intero è di imparare nuovamente ad ascoltare – ha affermato Mauro Ungaro – un ascolto continuo per cui anche la Chiesa stessa deve farsi promotrice per ascoltare ed ascoltare con il cuore”.

Ungaro ha aggiunto: “L’ascoltare, ci dice papa Francesco, è dunque il primo indispensabile ingrediente del dialogo e della buona comunicazione. Non si comunica se non si è prima ascoltato e non si fa buon giornalismo senza la capacità di ascoltare. Per offrire un’informazione solida, equilibrata e completa è necessario avere ascoltato a lungo. Per raccontare un evento o descrivere una realtà in un reportage è essenziale avere saputo ascoltare, disposti anche a cambiare idea, a modificare le proprie ipotesi di partenza”.

Il presidente Soluri ha ribadito: “Il Papa ci ricorda che il buon giornalismo è il giornalismo che va a vedere, che ascolta tutti, racconta i fatti con dovizia di particolari raccolti sulla strada, separando il racconto dei fatti dalle proprie opinioni. L’approccio del giornalista non è la supponenza di chi vuole farsi protagonista, ma – ha puntualizzato il presidente dei giornalisti calabresi – è quello di chi vuole ascoltare gli altri”.

Mons. Schillaci ha riportato alla mente di tutti un’espressione biblica “Shemà Israel” ovvero “Ascolta Israele”, l’antica preghiera ebraica contenuta nell’Antico Testamento che per gli Ebrei costituisce la Torah.  Per il vescovo “La parola consegnataci da Papa Francesco è una chiave di volta per il mondo della comunicazione: ascoltare. Nessuno di noi può dare una buona notizia se non si apre alla Buona Notizia: nella misura in cui siamo capaci di ascoltare, siamo capaci di consegnare la Buona Notizia agli altri. L’ascolto – ha è l’atteggiamento proprio del credente, l’atteggiamento proprio di ogni uomo”.

Riccardo Cristiano

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