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Lamezia. Sequestro preventivo di 135 milioni ad azienda

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guardia di finanza di LameziaTerme-LameziaTermeit

Da questa mattina i militari del gruppo della guardia di finanza di Lamezia Terme, del comando carabinieri tutela ambiente – NOE di Catanzaro e della capitaneria di porto – guardia costiera di Vibo Valentia stanno dando esecuzione a un decreto di sequestro preventivo – ex art. 321 c.p.p. – avente ad oggetto beni immobili e quote societarie del complessivo valore di oltre centotrentacinque (135) milioni di euro nei confronti della società Ilsap S.r.l., operante nel campo del bio-diesel, con sede legale in Latina e sede operativa in Lamezia Terme

L’indagine, coordinata dal procuratore della repubblica Salvatore Curcio e dal sost. procuratore Marica Brucci, riguarda il deposito incontrollato di rifiuti di varia natura allocati all’interno dell’area “ex sir” di Lamezia Terme (CZ), nonché all’illecito sversamento, nelle matrici suolo e acqua, di reflui industriali. Tale condotta, avvenuta a Lamezia Terme, è stata attuata negli anni dalla predetta società Ilsap S.r.l..

L’attività investigativa, corroborata anche da accertamenti di natura tecnica, ha consentito di rilevare come l’area in questione risulti interessata da evidenti stati di abbandono, con immissioni di rifiuti solidi e liquidi nell’ecosistema ivi presente.

Le risultanze investigative acquisite nel corso delle indagini, svolte in maniera sinergica dalle tre forze di polizia, hanno consentito di riscontrare un quadro di rilevante gravità delle condotte e di rilevare un elevato pericolo di compromissione della salubrità ambientale.

Dette circostanze hanno richiesto un immediato intervento sotto il profilo cautelare, con l’emissione, da parte del giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Lamezia Terme, dott.ssa Emma Sonni, su conforme richiesta di questo ufficio di procura, del decreto di sequestro preventivo – ex art. 321 c.p.p. – della piattaforma depurativa della società Ilsap S.r.l. di Lamezia Terme, di circa 4.000 mq, nonché di un’area adibita a discarica abusiva, sempre presente all’interno dell’insediamento produttivo lametino, della superficie complessiva di circa 21.000 mq, contenente rifiuti speciali, solidi e liquidi di natura altamente inquinante, beni immobili del complessivo valore stimato in euro 15.250.000,00.

Nel corso dell’attività di indagine, inoltre, si è proceduto lo scorso 14 febbraio all’arresto in flagranza del direttore tecnico dell’impianto Ilsap S.r.l.. di Lamezia Terme per l’accertata violazione dei sigilli ex art. 349, comma 2, c.p. delle predette aree poste sotto sequestro.

Di estrema rilevanza significativa appare la circostanza che la predetta società, sebbene in amministrazione giudiziaria, fosse, di fatto, gestita sempre dagli stessi soci, destinatari del pregresso provvedimento ablatorio da parte di altra autorità giudiziaria. Ciò nondimeno, gli stessi hanno proseguito la loro attività delittuosa, senza soluzione di continuità.

Tale profilo viene ritenuto dagli inquirenti di particolare rilevanza investigativa e costituisce oggetto di serrati approfondimenti di indagine, volti ad individuare, a qualunque livello, le cause e gli eventuali responsabili di una situazione assolutamente paradossale ed inaccettabile.

Gli accertamenti hanno consentito, inoltre, di ricostruire come la società, attraverso l’allestimento di attività collaudate, poste in essere in modo abituale e continuativo, abbia nel tempo cagionato un potenziale e significativo deterioramento del suolo e dell’ecosistema, con alto rischio di contaminazione delle matrici ambientali, che allo stato potrebbero essere già intaccate.

Le investigazioni proseguono senza sosta, avvalendosi anche di personale tecnico-scientifico.

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