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Masi (PD Lamezia): no alle retribuzioni diversificate

2 min di lettura
Gennarino Masi

Il centro destra e il governo Meloni alimentano le disuguaglianze con le gabbie salariali nella scuola pubblicaComunicato Stampa

La Camera ha approvato un ordine del giorno presentato dalla Lega che prevede retribuzioni diversificate per i dipendenti pubblici a seconda del costo della vita di ciascuna regione.

Il centro destra, con il consenso del governo, non contento dello spettacolo vergognoso offerto al Paese con l’affossamento del disegno di legge sul salario con un blitz notturno ha messo per l’ennesima volta nero su bianco che auspica l’introduzione delle gabbie salariali e che dunque gli insegnanti del Centro Sud secondo loro valgono meno di quelli del Nord e devono ricevere stipendi più bassi.

La Lega ed il governo Meloni, dopo il ridimensionamento della rete scolastica e l’autonomia differenziata, pensano ad una scuola che allarghi i divari e le disuguaglianze tra NORD e SUD invece di ridurli. Questo è attacco al principio di coesione nazionale

Il governo Meloni, invece di aumentare gli stipendi, trovando le giuste risorse per il rinnovo dei contratti di Istruzione e Ricerca 2022-24, pensa evidentemente a come abbassarli, reintroducendo le gabbie salariali in un Paese che avrebbe soprattutto bisogno di superare i divari territoriali che lo affliggono.

Con l‘autonomia differenziata il Governo vuole dividere il Paese e con le gabbie salariali punta a dividere anche i lavoratori tra di loro.

La scuola ha bisogno non di stipendi differenziati ma di stipendi più alti per tutti i docenti, per portare l’Italia almeno al livello degli altri stati europei.

Il PD si opporrà fermamente a questi progetti divisivi e continuerà a lottare e mobilitarsi per una scuola pubblica unitaria e per dignitose retribuzioni per tutto il personale della scuola e su tutto il territorio nazionale.

Gennarino Masi
Segretario cittadino PD

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