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Ospedale Lamezia, Logos&Polis dona nuove poltrone per le mamme che assistono i figli in pediatria

2 min di lettura

L’associazione Logos&Polis dona cinque poltrone per le mamme che vegliano i loro bimbi in pediatria. Le sedute sono state acquistate con i proventi dell’asta benefica realizzata durante l’evento Rime in riva al mare.

FALERNA. L’associazione lametina Logos&Polis presieduta da Leonardo Teocoli ha consegnato questa mattina cinque nuove poltrone destinate alle mamme che vegliano i loro bimbi ricoverati in ospedale.

La primaria Mimma Caloiero con alcuni componenti dell’associazione Logos&Polis

Le sedute sono state donate al reparto di Pediatria dell’ospedale Giovanni Paolo II guidato dalla primaria Mimma Caloiero.

Le suppellettili sono state acquistate con i proventi dell’asta benefica realizzata durante la serata evento “Rime in riva al mare”, organizzata dall’associazione Logos&Polis in un locale di Falerna il 6 agosto scorso.

Gli operatori sanitari del reparto con i rappresentanti di Logos&Polis

Gioia ed esultanza in pediatria tra tutti gli operatori sanitari del reparto che hanno ringraziato i componenti dell’associazione per l’iniziativa solidale. Un gesto partito dal basso in quanto sono state raccolte le istanze di tante mamme costrette ormai da tempo ad utilizzare delle vecchie poltrone consunte e scomodossime.

Le cinque nuove poltrone per le mamme della pediatria

Soddisfatti i soci di Logos&Polis che hanno concretizzato l’obiettivo prefisso con la manifestazione del 6 agosto scorso: una serata di poesia, musica e spettacolo a cui è stata unita anche la solidarietà.

Una delle poltrone già posizionata in corsia

Un invito a cui hanno risposto tantissimi lametini che partecipando all’asta benefica condotta dal social media manager Antonio Raffaele hanno dimostrato tanta sensibilità verso la tematica e anche tanta concreta generosità. Grazie a Logos&Polis la Lamezia solidale ha confermato la sua propositiva presenza, anche in tempi difficili come quelli che stiamo vivendo, segnati indelebilmente da una pandemia che continua ancora ad affliggerci e a condizionare la nostra vita.

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