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Scenari Visibili. Si conclude il quinto anno di Kalt

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Scenari Visibili. Si conclude il quinto anno di Kalt

Scenari Visibili. Si conclude il quinto anno di Kalt

Si conclude il quinto anno di Kalt, il cantiere laboratorio teatrale curato da Dario Natale (compagnia Scenari Visibili)

Per il terzo anno consecutivo gli esiti saranno realizzati all’interno della sala Beck to Beck del Tip Teatro circolo culturale di via Aspromonte, luogo divenuto punto di riferimento non solo per le arti sceniche ma per la cultura più in generale dell’intero territorio nazionale.

Quest’anno il lavoro, suddiviso in tre gruppi (diverse fasce d’età), ha inteso toccare sempre in chiave contemporanea un libero adattamento de “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupéry  in “Perché i fuori hanno le spine” e il testo “Breviario Mediterraneo” di  Predrag Matvejević in “Un mare circondato da terre”.

Il primo esito è fissato per giovedì 13 giugno ore 19 al Tip Teatro.

Sarà un’occasione d’incontro fra quanti hanno frequentato il laboratorio e quanti, con la stessa curiosità, vogliano saperne di più.

Dopo la pausa estiva, infatti, il cantiere riaprirà a nuove iscrizioni.

Perché i fiori hanno le spine, esito Kalt verde

con Adriana Matilde Bevilacqua, Martina Di Spena, Delia Gaetano, Antonia Garo, Valeria Lio, Giorgia Morabito
riduzione e guida Dario Natale
tecnica Pasqualino Truzzolillo,
suoni e grafica Domenico Benedetto D’Agostino

“Quanta meraviglia e stupore scorrono tra le pagine del Piccolo Principe? Lo sanno bene intere generazioni di lettori, piccoli e grandi, da sempre affascinati dai mirabolanti racconti contenuti in un libro davvero universale – spiega Dario Natale –.  Nel tentativo di compiere una rispettosa riduzione, ci siamo chiesti come distillare da queste pagine uno dei tanti significati presenti. Abbiamo scelto il tema dell’incomunicabilità tra generazioni: “perché un cappello dovrebbe far paura?”; non saper guardare un disegno con gli occhi di un bambino, non comprendere le sue fantasie è l’innesco di un gioco che inizia con un “simpatico” incidente aereo e si sviluppa con le sue inaspettate quanto incredibili conseguenze, ma forse è proprio dagli imprevisti che nasce la comprensione di qualcosa, fino al punto di ammettere che “si tratti della casa, delle stelle o del deserto, ciò che fa la loro bellezza… è invisibile”.

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