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Tavolo tecnico sanità pubblica propone e sollecita interventi dalle istituzioni

2 min di lettura

Continua a far discutere la situazione Scuole aperte o chiuse a fronte del numero dei contagi

Comunicato Stampa

Questo in moltissime Città e mentre, dove il Sindaco decide di chiudere, i Giudici amministrativi riaprono immediatamente anche sulla base delle ragioni giuridiche che esponevamo già nei giorni scorsi.

Ferma restando questa situazione, vogliamo sollecitare le Istituzioni – di ogni livello – a compiere ogni atto di propria competenza per la realizzazione e l’investimento in determinate opere che riteniamo – come fanno molti esperti che abbiamo incontrato – possano contribuire a rendere più sicure le Scuole (e, per la verità, non solo).

Precisamente, considerato il probabile verificarsi dell’impossibilità di garantire un adeguato distanziamento (soprattutto nelle mense scolastiche) oltre che l’aereazione insufficiente e per i casi in cui sarebbe impossibile garantire la ventilazione naturale – ricordando che la trasmissione del virus avviene anche via aerosol – sollecitiamo, con una spesa neanche eccessiva (gli istituti con indirizzi elettronici potrebbero magari produrli autonomamente in attività didattiche), la installazione di sensori di anidride carbonica (Co2) (di tipo NTIR) per la rilevazione della qualità dell’aria e per misurarne le soglie minime di salubrità (750/1000 ppm); questo per avere soluzioni immediate e magari in attesa di realizzare impianti di ventilazione meccanica controllata (VMC). Questi investimenti potrebbero essere molto utili anche a prescindere dal Covid.

Notiamo poi che si creano spesso assembramenti e confusione nelle giornate di vaccinazione libera, oltre che nei momenti di effettuazione di tamponi, ma anche durante le giornate in cui la vaccinazione avviene su prenotazione: suggeriamo dunque la costituzione di un presidio di ordine pubblico.

Anche in un sistema come quello attuale (“T0-T5” di cui abbiamo anche discusso) sarebbe molto più utile istituire nuovamente la figura dell’infermiere scolastico, incomprensibilmente soppressa o comunque ridotta a sporadici interventi.

La istituzione di un software gestionale o una piattaforma utile a contenere i soli dati provenienti ai contagi nelle scuole e, comunque, la maggiore sponsorizzazione ed operatività dell’attivato servizio del Fascicolo Sanitario Elettronico dove sarebbe possibile caricare anche il risultato dei tamponi e lo stesso potrebbe essere visibile – previo consenso dell’interessato – ai medici curanti ovvero alle strutture sanitarie, senza trascurare la informazione e la formazione sulle forme di contagio.

Questa è solo una parte di quanto proponiamo alle Istituzioni che, per la verità, ci pare spesso siano confuse – in un quadro normativo certamente in rapidissima evoluzione e che molte volte non eccelle in chiarezza e precisione – e che offrono poche, ritardate, soluzioni.

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