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Vittoria Elly Schlein sia inizio di una nuova fase per tutto il centrosinistra

3 min di lettura
Rosario Piccioni con Elly Schlein

La vittoria di Elly Schlein di domenica scorsa è il punto culminante di quanto anche noi, come movimento del centrosinistra, nel nostro piccolo, stiamo sostenendo da anni

Comunicato Stampa

Esiste un numeroso popolo di centrosinistra, ricco di energie positive, di belle esperienze di impegno civile, di esperienze significative che vuole incidere concretamente e indicare una nuova linea politica per il Partito Democratico e tutto il centrosinistra e il campo progressista.  Domenica scorsa questo popolo del centrosinistra ha fatto sentire la propria voce, ha ribaltato i pronostici, ha scelto una proposta politica di rottura e innovazione.

Ed occorre riconoscere al Partito Democratico di essere l’unico partito a dare questa importante possibilità ai cittadini, una boccata d’ossigeno in un Paese che negli ultimi anni ha visto drasticamente ridurre l’esercizio del diritto di voto. Non c’è dubbio che le primarie “aperte” sono un valore, per il Pd e per tutto il centrosinistra. E le primarie di domenica scorsa aprono inevitabilmente una nuova fase.

Nel rispetto della pluralità che ha da sempre contraddistinto il nostro movimento, pluralità che per noi rappresenta un valore e una ricchezza, guardiamo a questa nuova fase iniziata domenica con fiducia e spirito costruttivo, convinti che Elly Schlein rappresenta ciò di cui il centrosinistra ha bisogno in questo momento, come ha dimostrato domenica scorsa: parole chiare e nette sui temi della giustizia sociale, della lotta alle diseguaglianze, del lavoro, dell’ambiente, dell’unità del Paese.

La prima dichiarazione da segretaria del Partito Democratico è emblematica di una nuova linea politica: la richiesta di dimissioni al ministro dell’Interno per le sue inaccettabili parole in merito alla tragedia di Steccato di Cutro. O si sta dalla parte dell’umanità o dalla parte della propaganda sulla pelle di donne e uomini che fuggono dalla disperazione. Non c’è una via di mezzo.

Un clima nuovo evidente già dalle prime dichiarazioni, sia di Elly Schlein sia di Stefano Bonaccini: terminate le primarie, c’è una comunità politica da tenere unita, c’è da coinvolgere tutto quel mondo che domenica scorsa ha voluto partecipare per scrivere una bella pagina di democrazia per il centrosinistra e il Paese. Certamente la parola cambiamento dovrà tradursi ora in una linea politica di rottura, in nuovi metodi, in una classe dirigente rinnovata: su questi punti, come abbiamo sempre fatto, avremo modo di confrontarci e verificare le scelte che la nuova segreteria opererà nei prossimi mesi.

Anche per il Partito Democratico e per tutto il centrosinistra e il campo progressista lametino, questa nuova fase è  un’occasione che non può essere sprecata. Per proseguire un’azione politica condivisa tra tutte le forze progressiste cittadine, come si è iniziato a fare in questi mesi; per riallacciare un rapporto non tra vertici ma con il popolo del centrosinistra lametino che, come la vittoria della Schlein ci ha dimostrato, chiede parole chiare sui temi e i valori, unità e cambiamento. La lezione delle primarie di domenica scorsa può essere sintetizzata così: o si cambia o si muore. Noi faremo la nostra parte perché anche a Lamezia tutto il centrosinistra e le forze progressiste possano raccogliere questa sfida, mettendo da parte una volta per tutte le logiche stantie del “rancore” e ripartendo dall’entusiasmo e dalla domanda di cambiamento di migliaia di giovani, di tutti quei cittadini che domenica scorsa si sono recati ai gazebo scrivendo una nuova pagina per il centrosinistra e per il Paese.

Movimento Lamezia Bene Comune

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