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Color Fest 6 – seconda giornata

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Si è conclusa anche la sesta edizione del Color Fest targato 2018, con una line-up che ha confermato le aspettative del numeroso pubblico accorso da tutto il meridione.

Il pomeriggio si è aperto come sempre con gli artisti emergenti più interessanti del momento, e che come è ormai consuetudine si sono esibiti sul palco piccolo: i Nimby, Cimini, e Francesco De Leo hanno offerto un repertorio vario e vasto che si muove tra pop rock melodico, rap e post punk.

È stato poi il turno di Nel Giardino, giovanissima promessa lametina che sta preparando la sua prima uscita discografica con l’etichetta Mamma Dischi: nonostante viva attualmente in Olanda, Chiara Giardino (questo il suo vero nome) porta sempre con sé le sue radici, e per il suo repertorio -costruito su un rock morbido e affascinante, sullo stile delle prime cose di Elisa e con echi vocali à là Consoli- attinge dalla sua esperienza personale.

Dopo di lei, musica elettro-dance con Clap! Clap!; per poi fare spazio ai Sick Tamburo, band post punk rock che conta fra i suoi membri ex dei Prozac+, e che hanno continuato la scossa energica di Clap! Clap! con le loro percussioni spintissime e le chitarre spianate.

Scesa la sera, il sottotitolo del Color di quest’anno, “Figli Delle Stelle”, è sembrato più che calzante: dopo la bomba d’acqua della prima giornata, la serata conclusiva del festival musicale è stata illuminata da un cielo stellato ancora più vistoso considerando la location (il cielo di montagna è sempre più affascinante…), e alla luce argentea delle stelle sono esplosi sul palco grande i Bud Spencer Blues Explosion, con il loro blues elettrico che veste un rock sinuoso che ricorda una band ormai leggendaria, i Verdena.

E dopo Frah Quintale, il Color Fest ha salutato il suo pubblico con l’attesissimo live di Cosmo, seguito dal pubblico più giovane.

 

Valentina Arichetta

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