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Calabria. Regione approva proposta di legge sulle Comunità energetiche

2 min di lettura

Presto anche quella sull’idroelettrico

Comunicato Stampa

Il Coordinamento Regionale per l’Energia Equa esprime soddisfazione per quanto appreso dall’ultima seduta del Consiglio regionale della Calabria tenutasi il 10 novembre durante la quale è stata approvata la Proposta di legge numero 17/11^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Promozione dell’istituzione delle comunità energetiche da fonti rinnovabili”. 

Questo era uno degli obiettivi che il Coordinamento si era posto di ottenere, rilanciato anche questo a fine luglio in occasione della presentazione della petizione lanciata da Rosella Cerra su change.org per l’abbattimento del “Fattore Omega”. Una opportunità finora sperimentata in Calabria solo dal Comune di Longobucco e che ora potrebbe essere esteso a tutti i comuni della regione.

Nella presentazione fatta il 12 ottobre in Commissione Ambiente , l’assessore Di Caprio ha sottolineato che: “Il provvedimento recepisce la Direttiva europea [del 2018 sulle energie rinnovabili (RED II, art. 21 e 22)] con delle puntualizzazioni relative alla capacità propositiva e partecipativa della Regione Calabria” e che attraverso il provvedimento, non solo si consenta ai privati di scambiare l’energia, ma si riesca fattivamente a puntare sullo sviluppo energetico, fondamentale per la Calabria”.

Nella stessa seduta l’assessore alle infrastrutture e lavori pubblici Catalfamo ha riferito che “si è appena insediata una Commissione interdipartimentale alla quale prenderanno parte gli uffici competenti, al fine di addivenire in breve ad una proposta di legge per l’utilizzo dell’energia idroelettrica”.

Rimane però da capire se, nonostante i termini per presentare la PL siano scaduti il 31 ottobre, essa verrà ugualmente recepita.

Possiamo ritenere che questo sia già un risultato ottenuto in seguito alle azioni di pressing fatte tramite articoli, colloqui e dialoghi tra il Coordinamento e membri di Governo della Regione e che come CREE ci auspicavamo da tempo.

Forse quella opportunità per la Regione Calabria di avere vantaggi diretti dalla produzione di energia idroelettrica ed un nuovo Piano Energetico che parta dall’autoproduzione e autoconsumo delle Comunità Energetiche e la promozione dell’energia a km zero non è del tutto persa.

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