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Lettera di Costantino Fittante alla Ministra per il Sud

3 min di lettura
Vitalizi. Costantino Fittante scrive al ministro Luigi Di Maio

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta di Costantino Fittante diretta a Maria Rosaria Carfagna, Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale

Innanzi tutto le auguro buon lavoro. Il ruolo che le stato assegnato è carico di problematiche gravose. Il problema del Mezzogiorno è problema nazionale. La sua soluzione, come sostengono studiosi ed esperti, non può essere considerata separatamente rispetto alle decisioni che si assumono per il resto del Paese. Sono convinto che lei, da donna e Parlamentare del Sud, attuerà ogni attività perché ai problemi del Sud vengano date le risposte opportune stabilendo un proficuo rapporto con le espressioni della società civile delle quali è ricca la realtà meridionale.

Mi permetto segnalarle due proposte progettuali proposte da Legambiente nazionale la quale ha predisposto e presentato un piano per l’utilizzazione dei fondi europei del “Recovery plan”, ai quali è direttamente interessata la mia regione, la Calabria.

Un progetto riguarda la realizzazione di nuovi depuratori e il secondo la istituzione e i relativi finanziamenti del Parco Naturale dell’Appennino.

L’uno e l’altro se inseriti nella programmazione dei fondi europei, darebbero un grosso impulso allo sviluppo del territorio con particolare riferimento, il primo  al turismo balneare e alla salvaguardia dell’ambiente, sfruttando pienamente la risorsa dei settecento chilometri di costa, e il secondo alla crescita e rivitalizzazione delle vaste aree interne delle tre regioni interessate.

Tra Campania, Basilicata e Calabria esistono diversi Parchi che uniti in un unico soggetto istituzionale, possono rappresentare un polo attrattivo di notevole interesse. Una opportunità  sul mercato globale del  turismo ambientale, sociale, culturale e civile, contribuendo alla rivitalizzazione di un vasto territorio allo stato abbandonato o abitato prevalentemente da una popolazione di anziani.

Il perimetro del Parco Naturale, così come delimitato dai proponenti, include, oltre che i Parchi già operanti nelle tre regioni, varie infrastrutture e servizi di grande importanza. Mi riferisco ai laghi e dighe attive, in parte destinate alla produzione di energia  idroelettrica, e a quelli da completare (in Calabria  “Menta” e “Metramo” in provincia di Reggio Calabria, “Alaco” in provincia di Vibo Valentia,  “Melito” in provincia di Catanzaro). Include anche aree di produzione agricola che se sostenuta e valorizzata, per la sua qualità e, per certi versi, biodiversità, può rappresentare occasione per nuova imprenditoria e occupazione per i giovani. Comprende anche beni culturali di grande valore storico e artistico, ben descritti dai  viaggiatori italiani e stranieri che hanno visitato la mia regione, elencate e illustrati da scrittori calabresi ( vedasi per tutti Leonida  Repaci  nel suo bel  libro “Calabria grande e amara”).

Un insieme di fattori allo stato scarsamente considerati e utilizzati che se ben collocati in un contesto programmatico con interventi finanziari  mirati, possono contribuire a rivitalizzare un vasto perimetro territoriale facendolo diventare un polo di attività economica e di attrazione turistica.

Avuta notizia delle due proposte di Legambiente, diverse associazioni, amministratori locali, fondazioni, ecc., hanno dichiarato il loro sostegno e auspicato l’accoglimento da parte del Governo.

Lei, nella qualità di Ministra per il Sud e la Coesione Territoriale, per la definizione del programma relativo alla Recovery plan sarà chiamata ad avanzare proposte riguardanti specificatamente il Mezzogiorno.

La chiedo di valutare i due progetti formulati da Legambiente e di proporre il  loro inserimento in questo programma.

La ringrazio per l’attenzione e rinnovando gli auguri di buon lavoro, le invio i più cordiali saluti.

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