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Sanità. Comitato Malati Cronici: nella fase 3 nulla cambia

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All’ospedale “Giovanni Paolo II” i cani randagi, affamati, entrano nei box del pronto soccorso. Sembra una immagine che riflette anche altro

COMUNICATO STAMPA

Nella fase 3 nulla è cambiato. Uffici pieni di gente fino all’esterno e corridoi vuoti. Si prenotano prestazioni e si pagano ticket che nel giro di poche ore si rivelano inesistenti.
Gli utenti costretti a chiedere un rimborso. Negli ambulatori, quei pochi aperti, mancano strumentazioni e dispositivi. Un esempio è dato dal numero 17, pneumologia.
Solo che i medici e i tecnici non si fermano. E per garantire il minimo indispensabile comprano tutto loro: mascherine, disinfettante, casco, camici usa e getta, e c’è anche uno studio continuo sui dispositivi da ordinare online per ovviare ai vuoti dell’Asp.
Questo è quanto riportato oggi sulla stampa. Ci chiediamo ma c’è un direttore sanitario? E se c’è cosa fa? C’è un commissario? C’è un prefetto? C’è un ministro della salute?
Se tutti questi signori ci sono di certo non riusciamo a percepirne l’esistenza.
Dopo quanto denunciato, Carabinieri, Guardia di Finanza, uffici preposti al controllo della salute dei cittadini e all’idoneità dei locali è il caso che intervengano?
Giuseppe Gigliotti 
Presidente Malati cronici del lametino 
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