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Quel verme che prima rende audaci e poi immortali..

3 min di lettura
Cosa ti COMBINO per il weekend14

Cosa differenzia mezcal e tequila? 

La cottura dei bulbi dell’agave! (La pianta da cui provengono entrambi)

Nel caso del mezcal, infatti, essa avviene in grandi forni sotterranei, alimentati con foglie e rami non essiccati: ecco come si garantisce il tipico retrogusto affumicato.

Sul fondo della bottiglia, è possibile avere una… sorpresa, chiamiamola così! Infatti potrebbe esserci il bruco, detto “gusano”, che vive nella pianta dell’agave. La specie “rojo” vive nelle radici, mentre quella “de oro” sta sulle foglie.

Si può pensare che il suo uso sia legato a una tradizione di produzione… ma in realtà, a essere totalmente sincera, è molto probabilmente una trovata per affascinare i turisti.

La vista del bruco fluttuante può risultare sgradevole, soprattutto per noi europei, che non siamo abituati e potremmo trovarlo in qualche modo, be’, rivoltante! Ma gli americani, davvero, ne rimangono assai affascinati: in Messico è un vero onore bere l’ultimo bicchiere, e sì… la larva si mangia! Anzi, dirò di più: secondo la credenza popolare questo rito dona vigore sessuale, o anche effetti allucinogeni

La leggenda della dea Mayatl:

Le motivazioni delle proprietà afrodisiache derivano da un’antica leggenda che ha come protagonista la dea Mayatl, che aveva sembianze di donna Agave.

Si dice che avesse quarantamila seni con i quali nutriva i suoi sudditi tramite un liquido prezioso, chiamato appunto mezcal.

Un giorno, la dea si accorse che nel suo cuore stava nascendo un essere vivente, un magnifico bruco; questa presenza rese il suo corpo sensibile e propenso all’amore, tanto che la dea si innamorò di un giovane guerriero dalle spoglie mortali di nome Chag.

Il giovane era però piuttosto timido con le donne e, accortosi dell’interesse della dea, svenne per l’emozione.

La dea quindi gli offrì il suo più bel seno, dal quale si dissetò con avidità di mezcal: il magico liquido lo rese improvvisamente pieno di ardore e intraprendenza.

Chag chiese alla dea Mayatl di trasformarlo in dio per rendere possibile il loro amore. La dea donò al guerriero il bruco cresciuto nel suo cuore e, non appena mangiato, Chag si trasformò in una divinità immortale.

Grazie a questo bruco e al prodigio da lui compiuto, amò la dea per sette giorni e sette notti, alimentando per sempre la credenza legata alle virtù afrodisiache della piccola larva.

Oggi il “vermetto” non viene più inserito nei mezcal di qualità, tuttavia si usa ancora il “Sal de Gusano” (sale, peperoncino sbriciolato e polvere di larva) che, a richiesta del cliente, viene posto sui Margaritas a base mezcal. Inoltre, una prelibatezza messicana che viene servita da sgranocchiare sorseggiando mezcal liscio, è il gusano fritto.

Il mezcal viene utilizzato per sostituire la tequila nella preparazione di alcuni cocktail, per conferire note affumicate o vegetali.

Questo weekend voglio segnalarvi, sempre legata al mondo dell’agave, una vera primizia tutta italiana. È appena stata presentata sul mercato una bottiglia contenete lo spirito della Sicilia, si chiama AGALÌA, distillato di agave e botaniche siciliane (limoni, fico d’india, arance, foglie di ulivo, mandarini e acqua di mare) dal sapore sorprendente affascinante, ricco e rotondo nonostante i 43,3°  e dal packaging molto elegante ed esclusivo, come etichetta viene usata una piastrella di Caltagirone numerata a mano e prodotto in serie limitata di 2876 pezzi.

Summertime in Selinunte:

4 cl AGALÌA

2 cl spremuta d’arancia

2 cl spremuta di limone

1 cl sciroppo d’agave

Frullare con molto ghiaccio e servire frozen in coppetta con ½ bordo di fiore di sale

Decorare con 2 more di gelso o con 2 lamponi

Come ti combino AGALÌA? Parliamo ora di Pairing.. 

..l’accoppiamento di due o più alimenti (food e drink) che per similitudine o per contrasto, creano nuove sensazioni e nuovi sapori.

Il Pairing è l’incontro che celebra il nuovo. 

Il suo abbinamento complementare? 

Gamberi rossi crudi, conditi con solo olio extravergine di oliva, senza stravolgerne la preparazione, per non intaccare delicatezza e  consistenza.

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