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Si jètta lla zappa supr’ ‘e pìadi sua!

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darsi la zappa sui piedi

«Si butta la zappa sui propri piedi»: si dice di uno che offendi o danneggi se stesso con le proprie mani

In senso figurato questa espressione idiomatica sta ad indicare che ciascuno di noi può compiere un’azione che può trasformarsi in una situazione del tutto controproducente.

L’immagine è quella del contadino che, involontariamente, usando quest’attrezzo agricolo, per disattenzione, stanchezza o nervosismo, invece di colpire la terra, si fa del male colpendo le estremità del suo corpo.

Un modo di dire sovraregionale, equivalente, sul piano semantico, ma non certo per l’efficacia, per diminuzione pittoresca, è quello espresso nei termini: «darsi il dito nell’occhio».

Assai simile al nostro è, invece, l’adagio latino, attribuito verosimilmente a Petronio, sì, per intenderci, proprio quell’Arbiter elegantiae, che tanto scalpore fece nella Roma tardo-imperiale: «ipse mihi asciam in crus impegi» («mi sono conficcato una scure in una gamba»).

A dire il vero questa locuzione è diventata pure pan-europea: ingl. to shoot oneself in the foot, ted.  “sich ins eigene Fleisch schneiden”, fr. “scier la branche sur laquelle on est assis” o “donner des bâtons pour se faire battre”. Prudenza, allora: il monito sembra essere il denominatore comune, per chiuderla!

Prof. Francesco Polopoli

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